luoghi di lavoro

Scuola di cucina " Cookin'Factory"

L’incarico per il progetto di Cookin’Factory Claudia Fraschini è stato quello di realizzare un’ambiente “cool” e al contempo con un’aspetto domestico e personalizzabile. La Factory è un laboratorio creativo, uno spazio dedicato alla cultura culinaria e alla fotografia da utilizzare come scuola di cucina amatoriale e per lo svolgimento di eventi.
L’intervento progettuale e realizzativo si è innestato su un layout già impostato dalla proprietà con l’arch. Umberto Aghemo e sul quale erano stati già ottenuti i permessi comunali. Si trattava quindi di dar forma e carattere allo spazio progettando gli interni e l’estetica dell’ambiente. Un incarico di direzione artistica e di progettazione degli interni.
Lo spazio di Cookin’Factory era precedentemente occupato da una tipografia. Si tratta di un fabbricato di un piano ricavato nel cortile di un isolato urbano. Una delle caratteristiche peculiari di questo spazio è l’illuminazione naturale che riceve attraverso i lucernari. Già dal primo sopralluogo fu chiaro che questo elemento, la luce zenitale, andava reso protagonista nelle scelte progettuali. L’area oggetto di ristrutturazione è di 500 mq circa ed è composta da due zone principali, un’area cucina e un’area per esposizioni ed eventi. A queste vanno aggiunti spazi di servizio come servizi igienici, spogliatoi, magazzini e ufficio. La ristrutturazione è stata completa, dai serramenti esterni fino ai dettagli interni. Nella progettazione si è tenuto conto del carattere industriale degli spazi occupati dalla tipografia in alcune scelte di fondo come quella di lasciare le putrelle metalliche a vista. Partendo da un ambiente così caratterizzato si è operato con l’intento di consentire la maggiore flessibilità possibile per l’utilizzo degli ambienti.
Il cuore dell’attività è la cucina. Per la realizzazione di questo elemento si sono utilizzate linee rigorose e geometriche adoperando un materiale opaco ma “morbido” (il fenix) di colore nero, materiale capace di attenuare i riflessi della luce e restituire una ambiente addolcito da contrasti violenti. Per il piano di lavoro è stato effettuato un dettagliato studio. Il piano doveva essere flessibile per poter adeguarsi alle diverse occasioni di utilizzo. Progettato su misura in acciaio inox è formato da una serie di tavoli su ruote che possono essere facilmente spostati e disposti in vario modo per rispondere a qualsiasi esigenza.
La cucina e tutta la struttura, per precisa richiesta della committenza, è adatta anche all’uso da parte di persone disabili in carrozzina.
L’illuminazione in questa sala è pensata su tre livelli differenti. Il primo è luce naturale che proviene dall’ampio lucernario posto proprio sopra ai piani di lavoro. Per attenuare l’impatto della luce zenitale del sole che sarebbe stata troppo vigoroso sono stati scelti dei vetri satinati color bianco latte in grado diffondere e temprare la luminosità nella stanza con un colore di luce caldo. Un secondo livello di luce diffusa realizzato con un “piano” di pannelli led in grado illuminare lo spazio in modo uniforme e piacevole. Infine, un terzo livello di luce più puntuale sui piani di lavoro creato utilizzando delle lampade sospese studiate su misura appositamente per partecipare alle rigorose geometrie degli arredi. Quest’ultimo livello permette di avere una perfetta illuminazione sulla preparazione dei cibi e le varie lavorazioni sui tavoli.